Napoli…..impresa sportiva

Premesso che non sono un esperto di calcio ma un semplice tifoso, nella mia ignoranza calcistica non sono mai stato un Sarriano convinto, anzi ritengo che lo stesso come allenatore abbia numerosi limiti, anche se devo ammettere che il Napoli gioca veramente bene.

Domenica sera  si è giocata la partita dell’anno , almeno per quanto riguarda il Calcio in Italia, Juventus-Napoli, due squadre prima e seconda in classifica che da mesi lottano tra di loro punto su punto, goal su goal ,vittoria su vittoria.

Il Napoli è andato a Torino a giocare questa partita sapendo di non aver mai vinto in quello stadio e che avrebbe avuto un unico risultato utile: la vittoria. La Juve sapeva che anche il pareggio le poteva andare bene.

La partita è stata tesa, il Napoli ha spinto molto per segnare, siamo  all’ultimo minuto  quando l’arcangelo nero, l’Arcangelo Koulibaly, vola in cielo colpisce di testa la palla e fa goal alla Juventus nel suo stadio, nella sua casa, nel suo regno.

Se fosse stato un film ,questa partita meglio non poteva venire. Il Napoli vince ed una partita importante diventa impresa sportiva.

Il popolo dei tifosi partenopei si mostra maturo ma anche capace di scherzare .A Torre, fuga generale prima della partita , un unico grido di gioia quando eravamo alla fine da un coraggioso iuventino, sonorissimi botti e tanti squilli di tromba un minuto dopo. Questo è il tifo che ci piace.   .

Juventus-Napoli non è solo una partita di calcio, ma è molto di più, è uno scontro sociale che si rinnova tra Torino e Napoli la prima capitale del regno sabaudo conquistatore e la seconda capitale  del Regno di Napoli conquistata .

Sentimenti autonomisti accentuati, nell’ultimo trentennio, un po’ in tutta Europa, a cui vanno aggiunti i  problemi della più specifica crisi economica italiana legata anche ad errate politiche di sviluppo economico per il meridione che lo mantengono in un stato di povertà e che di conseguenza hanno portato ai fenomeni di mitizzazione delle realtà pre-unitarie, e talvolta di condanna del processo di unificazione nazionale.

Giuseppe Rizzo

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