A Milano, come in quasi tutte i territori del nord Italia, sono sempre insodisfatti, nonostante ricevino enormi quantità di soldi pubblici con la scusa di manifestazioni o iniziative istituzionali.
Ignobili piagnistei sostenuti da una stampa marchettara, sempre tesa ad enfatizzare e sopravvalutare tutto ciò che riguarda il settentrione italiano.
A tal proposito è opportuno, invece, ricordare il glaciale disinteresse delle istituzioni nazionali ed il disprezzo di alcuni giornali italiani nei confronti del riconoscimento della pizza come patrimoni dell’Umanità, siamo sicuri che se tale onore fosse stato riservato alla polenta tutto sarebbe stato diverso.
Mi chiedo perché al sud Italia si debba subire l’inquinamento della Terra dei Fuochi o quello dell’ILVA, e invece a nessun politico viene mai in mente di organizzare un’olimpiade, a Napoli, o a Bari, o a Palermo.
Perché il solo pensiero di tale idea sembra una bestemmia e per giustificare tale indolenza si dice che il Sud è carente di strutture ed infrastrutture?
Poiché anche noi del sud Italia contribuiamo in maniera importante alla fiscalità generale, dovremmo pretendere dai politici che eleggiamo di concentrarsi sullo sviluppo dei nostri territori, proponendo iniziative e chiedendo assegnazioni di manifestazioni o uffici che portino anche a noi ricchezza e produttività.
Far partecipare anche il sud Italia con le sue città a tali iniziative rappresenterebbe l’occasione per risollevare le sorti di questi territori dotandoli di quelle strutture ed infrastrutture di cui oggi sono carenti e che li condannano al sottosviluppo.
Bisogna cancellare quasi due secoli di politiche improntate esclusivamente allo sviluppo delle regioni del nord e al mantenimento in condizioni di sottosviluppo delle regioni del sud Italia.
Nella prima repubblica Milano indicava Roma come ladrona, hanno imparato la lezione, ora il meridione deve guardarsi oltre che dalla Roma Ladrona, anche dalla Milano Ladrona. Quando verrà, finalmente, il turno di Napoli Ladrona?
Giuseppe Rizzo