Cercasi leader non capibastone

Nella competizione elettorale per il rinnovo del parlamento italiano ogni leader di partito cerca di candidare soltanto propri fedelissimi, infatti con la morte dei partiti ideologici, restano solo partiti personali retti da leader senza alcun carisma (Renzi, Salvini, Di Maio, Grasso e l’attuale Berlusconi), disprezzati dagli avversari ma spesso anche dai loro stessi elettori. Questi leader senza carisma non possono candidare che propri fedelissimi, ossia membri della propria cricca.

Ovviamente non stiamo qui a rimpiangere le ideologie, intese come interpretazione deformata e deformante del mondo, ma sicuramente non ci possiamo esaltare con questi pseudo leader che più che Guide politiche possono considerarsi semplicemente dei capibastone (come nelle famiglie mafiose).

In tali condizioni c’è sempre da temere che gli affari della combriccola, leciti o illeciti che siano, prevalgono su quelli della collettività.

Tali timori sono ancor più fondati alla luce della campagna elettorale in atto, campagna elettorale trasformata  in una fiera dei balocchi in cui vengono promessi regali che non potranno mai essere fatti visto lo stato di iperindebitamento del paese.

Oggi un leader serio che aspira a governare il paese dovrebbe avere il coraggio di dire le cose come stanno, ossia che è necessario per l’Italia abbassare  il suo enorme debito pubblico, evitando di continuare a mantenere il proprio benessere e il suo “bellissimo” welfare facendoseli pagare dal mercato, a debito. Con la necessaria conseguenza di dover cancellare immediatamente  tutti i privilegi e quel labirinto di bonus e agevolazioni di ogni sorta creato negli anni per agevolare questo e quel membro della cricca.

Quindi lo stesso dovrebbe poi avere il coraggio di riproporre una riforma costituzionale di ampio respiro, sicuramente migliore di quella bocciata dal referendum il 04/12/2016, e spiegare agli elettori che senza tale riforma costituzionale il paese rimane bloccato.

Infine un vero leader dovrebbe avere il dovere morale di proporre riforme strutturali che portino l’intera collettività all’affrancamento dall’incubo della burocrazia e del cannibalismo fiscale.

Ma parliamo di  leader non di capibastone.

Avv. Giuseppe Rizzo

 

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