Durante il lunghissimo travaglio per la formazione del nuovo governo a guida M5S–Lega, il Presidente della Repubblica commetteva numerosi ed inspiegabili errori, di cui uno gravissimo, lo stesso si rifiutava di nominare Ministro dell’economia il Prof. Savona sulla base di una discordanza di indirizzo politico. Il Prof. veniva ritenuto eccessivamente antieuropeista, quindi il Presidente della Repubblica dettando la linea politica, esprimeva la netta preferenza per la permanenza nell’euro.
Il Capo dello Stato pretendendo di dettare l’indirizzo politico al governo di fatto agiva come se ci trovassimo in una Repubblica presidenziale, questo comportamento veniva giustificato dando un’interpretazione nuova e molto ampia all’art 92 della cost. A tal proposito è opportuno ricordare, dal punto di vista tecnico-giuridico, che:
– NESSUNA norma costituzionale attribuisce al Capo dello Stato il potere di imporre l’indirizzo politico;
– L’organo di indirizzo politico è il presidente del consiglio (incaricato) che presenta una lista di ministri al Capo dello Stato, il quale, a sua volta, può rifiutare le singole nomine, ma non può bocciare la linea politica del governo nascente, peraltro anticipata dal programma politico presentato ai cittadini e premiato dal risultato delle elezioni;
– Le consultazioni hanno questa finalità. Il Capo dello Stato ascolta i rappresentati dei partiti per capire se esiste o meno una maggioranza. In caso di esito positivo di questa verifica, attribuisce l’incarico di formare il governo alla parte politica risultata vincitrice alle elezioni e in grado di formare una maggioranza.
Risulta evidente, da quanto detto, che il comportamento del Presidente della Repubblica non è consentito dalle norme costituzionali, che non riconoscono al Capo dello Stato il potere di imporre l’indirizzo politico.
L’Italia non è una Repubblica presidenziale ma parlamentare ove il Parlamento, eletto dal popolo, decide l’indirizzo politico. Se il Presidente della Repubblica Italiana pretende di dettare l’indirizzo politico al governo significa che ci troviamo di fatto in una Repubblica Presidenziale ma con un anomalia gravissima, il Presidente della Repubblica non viene eletto dal popolo.
Giuseppe Rizzo