La mattina del primo gennaio, in California, lunghe file di consumatori erano in attesa di acquistare legalmente, per la prima volta, marijuana a scopo ricreativo. A rendere possibile ciò è stata la Proposition 64, a favore della quale si è espresso il 53% degli elettori dello Stato, l’8/11/2016. Pertanto ventuno anni dopo aver aperto la strada negli Stati Uniti alla marijuana medica (con l’approvazione nel 1996 del Compassionate Use Act), la California è diventata l’ottavo Stato in America a legalizzarne l’uso ricreativo, mentre il governo federale continua a ritenerne illegale la vendita. Secondo la Proposition 64, le persone con più di 21 anni potranno possederne fino a 28 grammi, e potranno coltivare con apposita licenza un massimo di sei piante privatamente. I negozi autorizzati non potranno vendere nulla fra le 22 e le 6 del mattino. Nonostante la norma sia stringente, si stima che tale mercato in California toccherà i 7 miliardi di dollari annui già nel 2020, inoltre lo Stato ne guadagnerà uno in tasse e risparmierà 100 milioni nella lotta all’attività di spaccio. In Italia il consumo di marijuana è ancora illegale, benché decriminalizzato, ma è possibile acquistare legalmente la cosiddetta cannabis light, che contiene meno dello 0,6% (limite di legge consentito) di thc (principio attivo responsabile degli effetti psicotropi). Per quanto riguarda la marijuana ricreativa, alla Camera è stata in discussione per oltre due anni una proposta di legge, mai trasformata in legge. Ad oggi solo il medico può prescrivere medicinali di origine vegetale a base di cannabis per la terapia del dolore e per altri impieghi medici. La ricetta deve essere monouso, dove essere indicata la durata del trattamento che non potrà superare i tre mesi. Tutto il processo di coltivazione, preparazione e distribuzione alle farmacie resta affidato allo Stato. Tornando alla California, che è un polo culturale mondiale di grande rilevanza si spera che sulla legalizzazione della marjuana faccia da apripista, spingendo altri stati ad approvare legislazioni simili fondamentali nella lotta alle mafie.
Avv. Giuseppe Rizzo