Bonifica della terra dei fuochi?

Sarebbe opportuno domandare ai politici locali che si apprestano a chiedere il nostro voto per tornare in parlamento, cosa hanno fatto per la terra dei fuochi.

Situazione vergognosamente in stallo dal novembre 2013, quando è stato approvato il D.L. 136 sulla terra dei fuochi, convertito nella legge 6/2014, da allora le bonifiche nelle province di Napoli e Caserta sono ferme al palo.

La legge 6/2014 stabilisce il perimetro della Terra dei Fuochi, sono stati individuati 57 Comuni delle province di Napoli e Caserta, cui se ne sono aggiunti altri 31 nel 2014 e due alle fine del 2015, dopo il ritrovamento della discarica abusiva di Calvi Risorta, la più grande d’Europa.

Dalla lista dei comuni interessati inspiegabilmente è rimasta esclusa Ercolano. Cosa gravissima, poiché a cava “Fiengo” sono stati trovati 400 mila metri cubi di rifiuti tossici, a cava “Montone” nel 2015 e nella discarica autorizzata “Amendola – Formisano” sono stati rinvenuti decine di fusti con oli esausti, tutti scarti industriali, molti dei quali con ancora le etichette delle aziende del Nord Italia di provenienza.

Su questi siti, sarebbe dovuta iniziare l’attività di bonifica cosa mai accaduta, perché la legge 6/2014 prevede molte altre cose mai poste in essere ed in assenza delle quali le bonifiche non possono partire.

Il ministero dell’Ambiente non ha provveduto a emanare il regolamento necessario a dichiarare contaminati un terreno agricolo o l’acqua utilizzata per l’irrigazione; né si hanno notizie del decreto attuativo che avrebbe dovuto individuare, gli interventi e le amministrazioni competenti cui destinare le risorse stanziate per le bonifiche dalla legge di Stabilità 2016: 150 milioni di euro per ciascuno degli anni 2016 e 2017.

Dei soldi per le bonifiche, dopo un primo stralcio di tre milioni di euro erogati alla Regione Campania, non si è saputo più nulla,  nella migliore delle ipotesi giacciono in un fondo del ministero dell’Economia. E nella Terra dei fuochi si continua ad aspettare e morire.

Giuseppe Rizzo

 

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