Immigrates

IMMIGRATES

Lo scontro politico sugli immigrati, come spesso accade in Italia, ha assunto aspetti grotteschi.

Premesso che  i flussi migratori ci sono sempre stati ed in periodi particolari hanno creato problemi di integrazione, pertanto tutti i paesi del mondo hanno posto delle regole al fine di contingentare i flussi  e renderli compatibili con l’economia e il tessuto sociale  del paese ricevente, evitando il pericolo di destabilizzazioni politiche.

Giusto ricordare che nessun paese al mondo riconosce agli immigrati maggiori diritti rispetto ai propri cittadini e neppure sacrifica le proprie regole, tradizioni e cultura  per rispetto di quella degli ospiti.

Inoltre la cittadinanza si ottiene dopo un iter lungo anni nei quali l’ospite deve mantenere  un comportamento irreprensibile e rispettoso delle regole e delle tradizioni dei paesi ospitanti. Ad esempio, nulla in contrario alla costruzione di una moschea a condizione che gli Imam vi predichino in lingua italiana  e che ciascuno possa entrarvi liberamente  ad ascoltare le prediche, di qualsiasi razza o religione sia, esattamente come avviene nelle chiese. L’immigrato clandestino, che non è un rifugiato politico, è un immigrato, in genere per motivi economici, che entra nel paese al di fuori delle regole ed è un pericolo per la stabilità dello stesso, per cui tutti i paesi al mondo, ne prevedono l’espulsione.

Pertanto è’ errato considerare l’adozione in Italia di legislazioni che prevedono espulsioni o respingimenti come non umanitarie. In sei anni sono stati accolti in Italia circa 900.000 immigranti clandestini a 35 euro al giorno, questi numeri rappresentano un  bel business sfruttato come al solito dai soliti “amici degli amici”.

La realtà è che l’immigrazione è una “risorsa” solo se segue le regole, se la si considera un business, come avviene in Italia, è solo una tratta di esseri umani ed un pericolo.

Giuseppe Rizzo

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