SOVRANISMO E UNIONE EUROPEA

I movimenti sovranisti, particolarmente forti in questi tempi nell’Eurozona, si oppongono al trasferimento di poteri e competenze dallo Stato nazionale a un organo internazionale, processo visto come una minaccia all’identità nazionale o come attentato ai principi della democrazia e della sovranità popolare.

La contestazione di tali movimenti, mix trasversale di sovranismo e populismo, sviluppatasi nell’Unione Europea, ha rappresentato una rivolta dei settori popolari a un sistema che appare incomprensibile, dominato da forze finanziarie che sfuggono a ogni controllo ed ha evidenziato la crisi della sovranità degli stati membri ma anche dell’Unione Europea stessa.

In Italia capifila di tale contestazione sono la Lega, le cui origini stanno nella negazione dell’unità nazionale e il Movimento Cinque Stelle, nato come soggetto di contestazione delle prerogative delle istituzioni elettive, considerate in blocco “privilegi di casta”.

L’unica strada percorribile per calmare tali contestazioni, non è opporre una stanca ripetizione dei mantra snobistici che demonizzano come populismo ogni protesta contro l’establishment finanziario e giudiziario, ma porre in essere una riforma degli Stati membri U.E. e della U.E. stessa.

In Italia, in particolare, si  necessita la modifica radicale di una Costituzione non più adatta ai mutati tempi, che rafforzi il potere centrale dello Stato e che allo stesso tempo tenga ben presente la fondamentale dimensione Europea.

Infatti senza l’Unione Europea anche la sovranità dei singoli stati membri diventa puramente illusoria.

La riforma dell’unione Europea invece dovrà fare si che la stessa abbia una vera Costituzione e sia provvista di sovranità popolare naturalmente basata su un sistema rappresentativo democratico.

Infatti l’U.E., alla quale è stata delegata la sovranità monetaria, elemento decisivo dell’autorità statuale, ma ha un sovranità di natura burocratica e non popolare, senza tale riforma continuerà a girare nel vacuo gioco delle contrapposizioni tra interessi nazionali divergenti senza una sede politica per risolverli.

Giuseppe Rizzo

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